India - Il movimento Chipko |
IL
MOVIMENTO CHIPKO
In India
esiste una leggenda che narra di una donna morta per difendere
gli alberi della propria regione, divenendo un esempio di coraggio per i
suoi contemporanei, e per le generazioni future.
La storia
narra che intorno al 1730, il Maharajah Abhay Singh di Jodhpur inviò nel vicino
distretto di Khejarli i suoi emissari, con il compito di procurare il legname
necessario per la costruzione del suo nuovo palazzo. Amrita Devi si oppose agli uomini del sovrano, abbracciando gli alberi nell’estremo tentativo di difenderli dai tagliaboschi, e finendo così
decapitata dalle loro stesse asce. Le tre figlie di Amrita, allora, seguirono
il suo esempio, e così altri 363 Bishnoi tra uomini, donne e bambini, sacrificandosi
tutti per la salvezza dei loro alberi.
Si racconta
che il Maharajah, allora, impressionato dal coraggio di Amrita e dei suoi
compagni, non solo sospese il massacro, ma emise un decreto col quale proibì il taglio degli alberi e l’uccisione degli animali
all’interno di quella regione.
La leggenda
di Amrita Devi è arrivata sino ai giorni nostri, e ha ispirato il Movimento Chipko, che negli anni
Settanta è stato protagonista di proteste che hanno visto le donne indiane
nuovamente mobilitate in difesa degli alberi, contro la deforestazione e la
desertificazione. “Chipko” è una parola hindi che significa ‘aggrapparsi’, e
rievoca la tecnica principale delle manifestanti di abbracciare i tronchi degli
alberi destinati all’abbattimento, rifiutando di piegarsi alla logiche della
speculazione commerciale.
Nel
1987 il movimento Chipko fu prescelto per un "Premio per il Diritto alla Sussistenza", noto come il premio
"Nobel alternativo". Il premio fu giustamente meritato per questo
piccolo movimento dominato dalle donne che era diventato una campagna nazionale
per la preservazione delle foreste.
LA
DEFORESTAZIONE
La
deforestazione è la riduzione delle aree verdi naturali della Terra causata
dallo sfruttamento eccessivo delle foreste. E' uno dei principali problemi
ambientali del mondo contemporaneo. La presenza delle foreste gioca un ruolo di
grande importanza per il mantenimento degli equilibri dell'ecosistema. Tramite
il processo della fotosintesi le piante sottraggono l'anidride carbonica
nell'aria rilasciando al suo posto l'ossigeno.
Le
foreste consentono di filtrare e trattenere le acque, riducono i rischi
idrogeologici del territorio, preservano l'habitat di migliaia di specie
animali e vegetali (biodiversità), frenano l'erosione del suolo. Quando il
taglio degli alberi eccede il loro tasso di ricrescita, allora la popolazione
di alberi si riduce (deforestazione). Col passare del tempo si ridurranno anche
gli effetti positivi apportati dalle piante all'intero ecosistema.
Possiamo individuare le
cause della deforestazione nelle seguenti:
o
Legname come combustibile. Un terzo della
popolazione mondiale è costretto ad utilizzare il legname come combustibile per
riscaldare le abitazioni o per cucinare.
o
Creare nuove terre coltivabili. In molti paesi in
via di sviluppo le foreste sono tagliate per creare nuove terre coltivabili. Le
classi più povere sono costrette a questa pratica nell'intento di creare una
economia di sussistenza. Purtroppo queste terre sono successivamente acquistate
dagli speculatori che ricomprano gli appezzamenti dagli agricoltori per
destinarli ad uno sfruttamento edilizio o minerario. Gli agricoltori sono
pertanto costretti a tagliare altre aree forestali. Molte terre coltivate sono
monocolture per produrre prodotti non alimentari (es. gomma naturale) destinati
ad essere acquistati come materia prima delle filiere industriali (es.
biocarburanti). Essendo le terre coltivabili una entità limitata, questo riduce
la quantità di produzione agricola per l'alimentazione, spingendo le classi più
povere al taglio delle foreste per creare un'agricoltura familiare di
sussistenza.
o
Domanda di legno pregiato. La domanda di
legno pregiato accresce il taglio degli alberi delle foreste equatoriali e
tropicali.
I danni della deforestazione
Le piante verdi o comunque in generale le piante
aiutano a mantenere stabile la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera
(attraverso la fotosintesi clorofilliana). L'utilizzo
di combustibili fossili ed il disboscamento
stanno causando un aumento di CO2 nell'atmosfera,
che ha diretta influenza in fenomeni come l'effetto serra ed
il riscaldamento globale. Gli effetti
negativi del disboscamento sono numerosi e comprendono:
·
biodiversità in
perdita;
·
inquinamento degli
ecosistemi acquatici (a causa del dilavamento delle acque);
·
sottrazione
di risorse per le popolazioni indigene.
La
deforestazione, come è noto, è uno delle grandi problematiche ambientali
moderne. La preoccupazione è alle stelle, da molti anni, specie nei confronti
di zone di importanza vitale a livello planetario quali la Foresta Amazzonica
sudamericana. Ma la deforestazione è un problema che riguarda ogni stato del Pianeta.
L'effetto serra - L'effetto serra è un fenomeno
naturale chiamato così perché ricorda quanto avviene nelle serre utilizzate in
agricoltura. Le serre sono capannoni costruiti con materiale trasparente (come
teli di plastica o vetro), che fa passare i raggi del sole per riscaldare
l'aria all'interno e allo stesso tempo impedisce all'aria riscaldata di
andarsene via. È la stessa funzione che svolge l'atmosfera intorno alla Terra.
I raggi del sole passano attraverso l'atmosfera e riscaldano la Terra.
L'atmosfera è in grado di mantenere parte del calore, e questo è un bene per la
regolazione del clima; la differenza con le serre sta però nel fatto che
l'atmosfera intorno alla Terra è fatta in modo da permettere a una parte del
calore di sfuggire creando una situazione di equilibrio. Quando, però, i
cosiddetti gas di serra, di cui l'anidride carbonica CO2 è di gran lunga il
principale, aumentano troppo, e in troppo poco tempo, l'atmosfera comincia a
trasformarsi: somiglia sempre di più al materiale che copre le serre e fa
allontanare dalla Terra meno calore. Così la temperatura sulla Terra lentamente
comincia a crescere e questo provoca cambiamenti nella quantità delle piogge e
nella distribuzione del calore nelle diverse stagioni (in alcuni casi aumenta,
in altri diminuisce). L'effetto serra sta provocando grandi e rapide
trasformazioni del clima, con effetti sulla vegetazione, sugli animali,
sull'agricoltura e sulla vita di tutti noi.